precedente

n. 6 - Chirografo del 1776

Click per ingrandire successiva

Il Chirografo del 2 giugno 1776 col quale Papa Pio VI, fra le altre decisioni, accordava al costruttore del Naviglio molteplici diritti e privilegi, confermati e ulteriormente precisati nel Chirografo del 20 marzo 1778 e nel Moto proprio del 26 luglio 1788. Al conte Zanelli e ai suoi discendenti era riconosciuta 'in infinito' la libera pertinenza del Canale, degli edifici annessi e di tutti i prodotti, la facoltà di gravare le merci trasportate delle tasse che egli ritenesse più opportune.
  Sua, inoltre, la proprietà di tutta l’acqua proveniente dalla chiusa di Errano, 'prestato che avesse il necessario uso ai mulini della città di Faenza e agli altri edifici'.
  Perché non fosse prelevata acqua dal Canale, si proibì di costruire maceri, fossi, fornaci e di avviare coltivazioni da annaffiare entro la distanza di 60 pertiche ravennati dalla base degli argini.

Documento conservato all'Archivio di Stato di Ravenna, Sezione di Faenza, Opera del Canal Naviglio Pasolini Zanelli, Miscellanea, Vol. V. Pubblicato su concessione del Ministero della Cultura, come da comunicazione del 22/11/2024 prot.: MIC|MIC_AS-RA|25/11/2024|0001770-A. Ogni ulteriore utilizzo della riproduzione è vietato.

Cliccare sull'immagine per renderla espandibile